Economia circolare: ecco perché scegliere il ritiro macchinari industriali usati

28 Aprile 2023

Ogni anno, soltanto in Unione Europea, la produzione di rifiuti supera i 2,5 miliardi di tonnellate. Ecco come il ritiro macchinari usati si inserisce nel contesto dell’economia circolare.

Ogni anno, soltanto in Unione Europea, la produzione di rifiuti supera i 2,5 miliardi di tonnellate. Il ritiro macchinari usati si inserisce nel contesto dell’economia circolare, il modello economico di produzione e consumo orientato al ricondizionamento, riutilizzo e riciclo di prodotti già esistenti. 
 

Il ritiro macchinari nella Circular Economy

Subito dopo le misure per digitalizzazione, innovazione e competitività, il PNRR prevede una serie di obiettivi su Rivoluzione verde e Transizione ecologica, dove gli interventi a sostegno dell’economia circolare hanno un ruolo centrale. L’obiettivo del modello economico progettato per auto-rigenerarsi, del riciclo e del ritiro macchinari industriali usati è quello di estendere la durata della vita di materiali e strumentazioni per contribuire a ridurre al minimo la produzione globale di rifiuti. In questo modello di produzione e consumo circolare, dopo aver utilizzato un prodotto fino al raggiungimento del suo scopo, questo viene smontato e i suoi componenti vengono riutilizzati dove possibile grazie al processo di riciclo. Il ritiro macchinari e la circular economy permettono dunque di reimmettere i materiali all’interno del ciclo produttivo, generando continuamente nuovo valore.
 

I RAEE e il ritiro macchinari industriali usati 

Il ritiro macchinari usati comprende anche i RAEE, sigla con cui vengono indicati tutti i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche derivati da uso sia professionale che domestico, i quali includono:
  • Le apparecchiature informatiche e quelle destinate alle telecomunicazioni come i computer, le stampanti e i telefoni;
  • Gli apparecchi elettrici come avvitatori, trapani e strumenti per verniciare e fare giardinaggio;
  • I distributori automatici;
  • Le apparecchiature di controllo e monitoraggio;
  • I piccoli e grandi elettrodomestici, dai frullatori ai climatizzatori;
  • I giocattoli e le attrezzature per il tempo libero e lo sport;
  • Prodotti di consumo di varia natura come gli strumenti musicali o le macchine fotografiche.
L’attività di ritiro macchinari ingombranti o dismessi e impianti obsoleti da rottamare permette di recuperare anche materiali metallici e ferrosi per poterli destinare e reintrodurre nuovamente all’interno del ciclo produttivo. Durante le operazioni di smantellamento e ritiro macchinari industriali usati è fondamentale agire in sicurezza e valutare l’eventuale presenza di materiali chimici e nocivi per l’uomo e per l’ambiente, nella definizione di ciò che dovrà essere smontato, recuperato o smaltito. 
 

Ritiro macchinari usati: tutti i vantaggi dell’economia circolare

Ma quali sono i benefici concreti che ogni azienda può trarre dall’adozione di pratiche di circular economy e dalla scelta del ritiro macchinari industriali usati
Riassumiamo di seguito i vantaggi per l’intero ecosistema:
  • Vantaggio economico: la rivalutazione economica degli scarti produttivi si lega alla riduzione dei costi produttivi stessi. Sono inoltre previsti incentivi fiscali per le industrie che scelgono prodotti realizzati con materiali recuperati. 
  • Vantaggio ambientale: la reintroduzione e l’uso efficace di materiali recuperati dal ritiro macchinari comportano la riduzione al minimo dei rifiuti destinati alla discarica e dell’impatto ambientale.
  • Vantaggio competitivo: l’adozione di pratiche di economia circolare favorisce la nascita di progetti innovativi in chiave green, contribuendo alla costruzione di una brand identity responsabile e attenta all’ambiente.